Le Mans '66 - La Grande Sfida
152 min
Genere: Azione
Paese: USA
Regia: James Mangold
Cast: Christian Bale, Matt Damon, Jon Bernthal, Caitriona Balfe, Noah Jupe, Josh Lucas
Anno: 2019
Sito ufficiale: www.20thfox.it
Lingua: Italiano
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Trama
Le Mans '66 - La grande sfida di James Mangold (Logan) ti porta dentro la pista e non ti annoia mai nonostante la durata di oltre due ore. Dentro questo sport-movie ad alta velocità poi un pezzo di storia vera che il titolo originale sintetizza così: Ford V. Ferrari. Siamo negli anni 60 e il marketing della Ford è stanco di non avere appeal sul pubblico giovane che vuole la velocità. E la casa automobilistica é stanca di perdere la 24 ore di Le Mans contro la Ferrari. Così Henry Ford 2 si affida all'ex pilota e brillante ingegnere Carroll Shelby (Matt Damon) perché progetti un'auto capace di trionfare nell'impresa e, a sua volta Shelby chiede aiuto al pilota inglese Ken Miles (Christian Bale) che, dopo un iniziale scetticismo, accetta la proposta. I due inizieranno a collezionare vittorie in poco tempo dopo la messa a punto della mitica Ford Gt40 che vinse nello stesso anno la 12 ore di Sebring, poi la 24 ore di Daytona e, infine, la fatidica gara di Le Mans del 1966.
Ed Enzo Ferrari? È reso molto bene da Remo Girone che mostra tutto il caratteraccio del costruttore di Modena specie quando, rifiutando la proposta d'acquisto della sua fabbrica da parte di Henry Ford, gli dimostra il suo disprezzo e in qualche modo lo sfida. Centrale in questo film, pieno di ritmo e cavalli motore, la lotta tra il corporate thinking della miliardaria Ford e l'artigianato creativo e artistico della Ferrari. "Con Le Mans '66 - dice Mangold - volevo fare un film di corse dove le auto non fossero creazioni digitali e dove fossimo davvero sulla pista. E non solo per parlarne in conferenza stampa, ma perché fa la differenza vedere qualcosa di reale sullo schermo. E il regista di Top Land più volte oggi ribadisce in conferenza stampa la sua filosofia di cinema: "Troppi dei nostri film ci fanno addormentare piuttosto che svegliarci e farci pensare alla vita. Io insomma non voglio anestetizzare il mio pubblico".